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Sistemi UV per la riduzione del Cloro

In diversi sistemi di trattamento di acque industriali il Cloro residuo è solitamente rimosso tramite l’utilizzo di filtri a carboni attivi (GAC systems).


Quali impianti puoi utilizzare per questa applicazione:

Il letto di carboni attivi è però terreno fertile per i batteri e ciò rende il filtro a carboni attivi particolarmente esposto e vulnerabile ai micro-organismi.
Inoltre il letto di carboni attivi riduce, tramite adsorbimento, il livello di materiale organico nel flusso ma trattenendolo serve da nutrimento per i batteri che hanno così modo di moltiplicarsi. L’aumento del livello batteriologico porta al problema dell’impaccamento del letto di carboni attivi.
Come alternative ai carboni attivi per la distruzione del cloro libero è possibile usare la tecnologia UV.
La tecnologia UV è una tecnologia a basso impatto ambientale e questo aspetto è spesso tenuto in considerazione nel soppesare le diverse opzioni a disposizione.

SITA presente sul mercato dal 1982 offre soluzioni adeguate per la distruzione e riduzione del cloro tramite impianti UV.

L’uso della tecnologia UV per l’eliminazione del cloro residuo e delle clorammine comporta diversi vantaggi.
L’irraggiamento UV non altera le caratteristiche dell’acqua che rimane pertanto immutata per colore, odore, composizione chimica, gusto e inoltre non produce sotto prodotti.
Il processo UV è incredibilmente veloce, efficiente e rispettosa dell’ambiente.
L’uso dei raggi UV per l’eliminazione del cloro libero nell’acqua ha molteplici vantaggi ormai testati:

  • Riduzione simultanea del cloro e riduzione batteriologica superiore al 99,99%.
  • Operatività continuativa dell’impianto con manutenzione minima e perdita di carico di soli 0,02 bar.
  • Molti sistemi di trattamento acqua includono i sistemi a Osmosi Inversa che normalmente usano membrane a film sottili per la loro riconosciuta efficienza. Questo tipo di membrane però non è compatibile con livelli elevati di cloro. Si può pertanto utilizzare un sistema UV a monte di tali membrane per eliminare il cloro e quindi rendere superfluo o ridurre l’uso dei carboni attivi diminuendo inoltre in questo modo il rischio di proliferazione batterica e di decadimento delle membrane stesse

La declorazione tramite UV evita inoltre i seguenti problemi derivanti dall’uso dei carboni attivi:

  • Il rischio e le spese correlate ad una proliferazione batterica nel sistema di trattamento acque.
  • Il letto di carboni attivi è uno dei più grandi rischi ambientali e in quanto tale comporta elevati costi di trasporto, manutenzione e smaltimento.
  • Alta perdita di carico e costi per la rigenerazione.

Un esempo di applicazione:

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